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Il primo lavoro che abbiamo il piacere di recensire è il primo album autoprodotto dai Suspirium, duo piemontese, diventato un trio per la registrazione di questo cd.
I Suspirium suonano un Black Metal molto chitarristico, che non disdegna tastiere atmosferiche per incrementare il pathos nei pezzi più lenti o nei frequenti stacchi suonati da chitarre non distorte. Quasi tutte le canzoni dell'album sono caratterizzate da lunghi titoli seguite da altrettanto lunghe e ricercate liriche, dimostrando una cura per i testi apprezzabile.
L'album "Deep into the Mind's Abyss" si apre con un corto brano acustico, seguito da quella che forse è la canzone meno riuscita delle 9 che compongono il lavoro.
"The Soft Veil of Desperation", la terza canzone, si dimostra essere un mid tempo caratterizzato da frequenti intermezzi acustici, più armonici che melodici, scorre agilmente nei sui circa 4 minuti e mezzo.
"Blood Likes Despair" risulta essere il brano più curato da un punto di vista compositivo sia per la componente musicale che per le liriche, anch'esso diviso da frequenti intermezzi acustici che ne sottolineano giustamente le liriche.
Segue "Ruins", il brano più lungo dell'album, circa 6 minuti e mezzo, che appare fin da subito di uno stile leggermente diverso dal resto delle composizioni, è comunque incisivo e variegato, uno dei miei preferiti in tutto il lavoro dei Suspirium.
"A Long Descent Deeper Inside" risulta essere un altro mid tempo, sempre caratterizzato da intermezzi acustici, chiaramente lo stile che caratterizza le composizioni del duo piemontese, ne è forse il miglior esempio nell'album.
"The Flow" è un lungo intermezzo elettronico, con atmosfere e suoni senza una linea melodica particolarmente insistente, da ascoltare rigorosamente a occhi chiusi sdraiati sul divano.
Quindi il brano "Annihilate the Weak, They Said", che dal titolo poteva far sorgere il dubbio si trattasse di una canzone più veloce o feroce, risulta essere invece ancora un tempo medio, con alcuni riff orecchiabili, ma non eccezionale.
Chiude l'album la canzone che vince il premio del titolo più lungo, "Through a Grievous Life of Sorrow or Bowed to the Sweet Death", invero il brano con le liriche più poetiche presenti nel lavoro dei Suspirium. A farci compagnia ancora chitarre acustiche e elettriche distorte a tempo medio, che in questo caso si fanno un po' più cattive, forse spinte dalla disperazione che il testo vorrebbe instillare nell'ascoltatore e che in parte riesce a ricreare.
Vogliamo quindi dare un nostro giudizio a "Deep into the Mind's Abyss". Da un punto di vista tecnico, pur presentando suoni ed esecuzione assolutamente di buon livello, ci si poteva forse aspettare di più.
Per quanto riguarda la bontà dei brani realizzati possiamo affermare che ci sono molti ottimi spunti, molti riff che ci hanno trascinato e che abbiamo apprezzato, come anche la realizzazione dei testi, che si inseriscono perfettamente nel tema suggerito dal titolo dell'album.
Però questo stile fin troppo marcato che porta alla composizione di quasi tutte le canzoni con un pattern troppo simile di chitarre acustiche seguite da distorte, ci lascia un po' annoiati verso la fine dell'album.
Speriamo nel futuro che i Suspirium, pur mantenendo il loro stile, possano regalarci della musica più variegata e aggressiva.
Voto finale: 7
DecayedMind
The first work that we have the pleasure of reviewing is the first self-produced album by Suspirium, duo from Piedmont, become a trio to record this CD.
The Suspirium are playing a very guitar-centric black metal , which does not hesitate atmospheric keyboards to increase the pathos in the slower parts or in the frequent interludes played by non- distorted guitars . Almost all the songs on the album are characterized by long titles followed by equally long and sophisticated lyrics, proving a cure for texts appreciable .
The album " Deep Into the Mind's Abyss " opens with a short acoustic song , followed by what is perhaps the least successful of the 9 songs that make up the work.
" The Soft Veil of Desperation ," the third song, proves to be a mid-tempo characterized by frequent acoustic interludes, more harmonic than melodic, that flows easily in about 4 minutes and a half.
"Blood Likes Despair" appears to be the more polished piece from a compositional point of view for both the musical component and the lyrics , which is also divided by frequent acoustic interludes that rightly emphasize the text singed .
Follows " Ruins" , the longest track on the album, about 6 and a half minutes , which appears immediately in a slightly different style from the rest of the compositions , it is incisive and varied , one of my favorite in all the work of Suspirium .
" A Long Descent Deeper Inside" turns out to be another mid tempo , always characterized by acoustic interludes , clearly the style which features compositions by the duo of Piedmont, it is perhaps the best example on the album.
" The Flow " is a long interlude of electronic atmospheres and sounds without a particularly insistent melodic line , to strictly listen with closed eyes, lying on the couch.
So the song " Annihilate the Weak , They Said ," which from the title could give rise to doubt it was a faster or fierce song , it is still a mid tempo , with some catchy riffs , but not great.
Closes the album the song that won a prize for the longest title , "Through a Grievous Life of Sorrow or Bowed to the Sweet Death" , indeed the song with the lyrics more poetic in the work of Suspirium . To keep us company still distorted electric and acoustic guitars in the mean time, which in this case you get a little ' more angry , perhaps driven by desperation that the text would instill in the listener , and that in part is able to recreate .
We want to give our opinion on "Deep Into the Mind's Abyss". From a technical point of view , while presenting sounds and execution of a good standard , we could perhaps expect more.
With regard to the goodness of the songs made, we can say that there are many good ideas , many riffs that have dragged us and which we enjoyed , as well as the realization of the lyrics, which fit perfectly into the theme suggested by the title of the album.
Final grade: 7
DecayedMind
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