domenica 26 gennaio 2014

Interviste - Grimwald | Interviews - Grimwald

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1) Hail, grazie per la disponibilità. Per prima cosa vorrei chiederti di riassumere per noi la storia del vostro gruppo.
Hail a voi! Dunque, i Grimwald sono nati nel 2007 con la mia idea di fondare il mio gruppo definitivo e portarlo avanti sprezzanti di qualsiasi difficoltà. Ad una prima formazione instabile ho trovato i musicisti con cui registrare il primo mini cd a tre pezzi “The legend of the raven”; tra questi c’era anche Sariel, nelle fila della band tutt’ora. Ci conosciamo da diversi anni prima dei Grimwald, e fin dalle prime prove ho capito che sarebbe stato un elemento giusto per la causa del gruppo, fermo restando che prima di tutto siamo amici da anni. Dopo quel primo lavoro registrammo “The berserker” nel 2009, con cambi in formazione, e nel 2011, rimasti un duo, registrammo “Über Grimlands Düsteren wäldern”, nostro primo full-lenght e con A. Antolovich (ex Tronus Abyss) alla batteria.Alla fine del 2012 abbiamo registrato i brani per lo split “Saturnia Tellus”, con Arcanum Inferi e Northern Tod, prodotto dall’ucraina Vacula Prod. Con alla batteria Graven, un tizio della Val di Susa.

2) Quali progetti avete ora in cantiere?
Attualmente stiamo aspettando le copie di “The berserker”, ristampato dalla Vacula; da ep ora diventerà album completo, per effetto del maggior minutaggio grazie all’inclusione della cover dei Carpathian Forest “Journey through the cold moors of Svarttjern”.In ultimo, stiamo provando i pezzi per un nuovo album, previsto per fine anno, o inizio 2015.

3) Avete in programma delle esibizioni live? Vi siete già esibiti dal vivo?
Al momento non abbiamo in programma alcun live. Non ci interessa suonare dal vivo, anche perché bisognerebbe ingaggiare un turnista al basso ed uno alle tastiere; abbiamo suonato dal vivo in altri gruppi pre-Grimwald, ma mai dire mai… chissà che non si possa fare qualcosa in occasione del decennale della band!

4) Come si svolge il vostro flusso creativo?
Ognuno di noi lavora a casa, in quanto non ci piace jammare in sala prove; nel mio caso compongo nel mio studio privato, entrando in uno stato di catalessi provocato da dei mantra che collidono vorticosamente col mio essere. A quel punto le forze Innominabili mi guidano attraverso il sentiero dell’ispirazione, facendomi vomitare gli oscuri inni che poi finiranno su disco; finché suono sto bene, dopodiché ci impiego un’ora a riprendermi da quel torpore indotto.

5) Quanta importanza date alla composizione dei testi rispetto alla musica?
Testi e musica hanno la medesima importanza. Uno traina l’altro e lo alimenta per fargli acquistare forza comunicativa; compongo prima le musiche, e poi i testi, a seconda di ciò che mi evocano quelle spaventose litanie di morte, di nichilismo nero e totale. I vicini di casa sono avvisati: che non si avvicinino alla mia porta mentre la creazione è in corso… potrebbero venire risucchiati via!

6) Abbiamo recensito molto positivamente sia il vostro ultimo album che il vostro EP, ora in ristampa, come ha accolto la critica i vostri lavori?
Uh, “The berserker” venne accolto ed incensato in ogni dove, tanto che venne nominato top demo su Grind Zone n°2/2010 e su Metal Italia webzine dello stesso periodo; resta ancora il nostro bestseller.Per quanto riguarda “Über…”, venne accolto positivamente anche se la produzione poteva venire meglio; restiamo molto soddisfatti di quel full, in parecchi si accorsero della sua originalità.

7) Cosa vuol dire per voi "Black Metal"? Come e quando vi siete avvicinati a questo mondo?
Per me black metal è individualismo, è incrollabile determinazione anche nelle peggiori situazioni, è implacabile fermezza di pensiero, ma anche distacco, riflessione interiore e contemplazione. La Natura e la sua bellezza dirompente ci offre uno spunto per ogni punto visto poco sopra; la società moderna è quanto di più distante possa esistere dalla Natura, e quindi anche dal black metal. Per questo, per poter ricostruire la società con dettami più a misura e a rispetto del pianeta, bisogna distruggere questa feccia chiamata umanità. Mi avvicinai al mondo del BM alla fine degli anni ’90 grazie a Burzum.

8) Avete qualche aneddoto da raccontarci riguardo alla scena black metal piemontese?
Ci sarebbero tanti aneddoti da raccontare, molti da spettatore appassionato, molti altri in prima persona come musicista; posso però dire che è una scena iper attiva, influenzata dal misticismo di Torino, dal mistero del monte Musinè, e più in generale da linee energetiche ed alchemiche che attraversano la regione.

9) Grazie ancora per l'intervista e a voi la conclusione!
Grazie a voi per il supporto, stay black and grim!

DecayedMind


1) Hail, thanks for availability. First I would like to ask you to summarize for us the history of your band. 
Hail to you! Well, Grimwald were born in 2007, according to my idea to found my definitive band and let get it through time, despite whatever difficulties. After the first approssimative line-up I’ve found the musicians who recorded the first three-tracks cd “The legend of the raven”; between’em there was Sariel, still in the band nowadays. We know each other from several years before Grimwald, and since the first rehearsals was clear to me that he would have been the right musician for the band’s purposes, and most of all we are friends. After that first release we recorded “The berserker” in 2009, with line-up changes, and featured as a two men band, in the 2011 we recorded “Über Grimlands Düsteren wäldern”, our first full-length, with A. Antolovich (Tronus Abyss former member) as drummer.At the end of the 2012 we recorded the tracks for the split cd “Saturnia Tellus”, with Arcanum Inferi and Northern Tod, released by the Ukrainian label Vacula Prod. With Graven, a drummer coming from the Susa Valley (Piedmont).

2) What are your plans now in the works? 
We’re actually waiting for our copies of “The berserker”, reissued by Vacula; from the ep format it will become a full-length album, for the larger running time and including a Carpathian Forest cover called “Journey through the cold moors of Svarttjern”.At last, we’re rehearsing the new tracks for an incoming album, scheduled for the end of this year or the beginning of the next one.

3) Any plans for live performances? Have you already performed live?
At the moment we’ve got no live for the future; it’s not our first target playing on stage, furthermore we ought to take a session bass player, and another one at the keys; we’ve played live shows before the Grimwald experience, but never say never… we should support the first decade of the band, who knows?

4) How does your creative juices flowing? 
Everyone of us plays on his own, talking about songwriting, for we don’t like jamming in our rehearsal room; in my case, I write songs in my home studio, entering a catalepsy state because of mantras which collide in a whirl against myself. At that point, unnamable forces guide me through the path of inspiration, letting come forth the dark hymns which will be included on the cd; I feel fine until I’m playing, but then I take one hour to recover myself from that induced numbness.

5) How much importance do you give to the composition of the texts with the music? 
Lyrics and music have the same importance. They tow and feed each other, in order to increase the communicative energy; I usually write all the music, then the lyrics, according to what they evocate those gruesome litanies of death, and total black nihilism. Be aware the neighbors: don’t them approach my door while the creation process is on the make… they could be swept away!

6) We have reviewed very positively your last album that your EP, now printed again, how the critics accepted your work? 
Well, “The berserker” was well reviewed wherever it was sent to, so received the “top demo” nomination on Grind Zone Magazine Italia nr. 2/2010, and also Metal Italia webzine in the same period; it’s still our bestseller.About “Über…”, was positively reviewed though the mixing wasn’t at its best; we still are very satisfied of that album, many people noticed its originality.

7) What does it mean for you "Black Metal"? How and when you first came to that world? 
Black metal means for me individualism, unbreakable strength even in the worst situations, relentless determination of the thought, but also detachment, inner reflection and contemplation. Mother nature and its bursting beauty offers a clue for each aspect seen before; modern society is something but as distant as it can exist in Nature, and of course also distant from black metal. By this, to build a new society fair and respectful toward the planet, the scum called mankind must be erased. I approached black metal because of Burzum, in the late ‘90s.

8) Do you have a story to tell about the black metal scene?
I should tell you many stories about it, as a fan, but also as a BM musician; it’s an overactive scene, fluenced by the Turin mysticism, by the mysteries of the Mount Musinè, and more generally by the energetic and alchemistical lines which pass through this region.

9) Thanks again for the interview and end the interview as you like!
Thanks to you for your support, stay black and grim!

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